The economic machine

Il ponte dei morti è alle porte, e il mese di ottobre si sta chiudendo. Le borse europee (misurate dallo STOXX 600) hanno raggiunto nuovi massimi: 

E nuovamente si sentono le voci di chi insiste che il mercato è drogato da una politica monetaria che altera la percezione dei fondamentali. “Bolle nel brodo” è il titolo che il buon Nouriel Roubini ha dato a un suo recente commento. Ovviamente piuttosto negativo. E c’è anche chi ricorda come alcune valutazioni del mercato americano – misurate secondo una dei ratio più apprezzati da Warren Buffet – siano piuttosto care:

Nei prossimi giorni si cercherà di fare il punto su questi aspetti…ma prima di allora è forse utile dare un’occhiata a cosa professa un “grande” del mondo degli investimenti, Ray Dalio. Questi ritiene che l’economia sia come una grande “macchina” che si comporta secondo modalità più o meno prevedibili. Il video allegato (molto interessante) presenta la sua view:

Ma altri, come George Soros, hanno una visione differente sull’essenza “indefinita” dei mercati finanziari: ovvero, come la conoscenza e i vari pregiudizi che caratterizzano il nostro operare impattino fondamentalmente tutte le transazioni finanziarie: nello specifico, la percezione del valore intrinseco di ogni attività, che a sua volta ne influenza il prezzo di mercato.

Forse, a contrario di quanto pensa Dalio, non c’è affatto un “meccanismo” semplice che governa l’economia e i mercati finanziari. Soprattutto se ci ricordiamo gli effetti che eventi considerati altamente improbabili – i cosiddetti cigni neri di Taleb – hanno sul normale scorrere degli eventi e sulle percezioni che gli operatori di mercato hanno del mondo.

Infine, Dalio non tiene in considerazione l’impatto che la politica fiscale e quella monetaria hanno sul meccanismo di formazione dei prezzi. Ed è forse questo l’aspetto più interessante di un sistema capitalistico che – in larga parte – professa il cosiddetto “libero mercato”, mentre permette allo Stato (più o meno direttamente) di determinare “dall’alto” il prezzo della moneta.

Che alla fine il gioco degli investimenti si riduca a una semplice scommessa su questo aspetto? Da pensarci durante il ponte…

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